L’estate muore giovane

“Bene, Male… Non è assolutamente così schematico come sembra. Non è per niente facile definire, o prevedere, le persone sulla base delle loro azioni. Un’azione, per quanto specifica ed estrema, non basta a collocare un individuo nelle categorie del Bene o del Male. Non lo definisce, nel suo insieme, e non gli impedisce di compiere un’azione di segno contrario in un’altra situazione o momento dell’esistenza”

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“L’estate muore giovane” è il romanzo d’esordio di Mirko Sabatino edito dalla Nottetempo. È un romanzo complesso e ricco che si svolge nell’estate del 1963 in un piccolo paesino del Gargano dove una serie di eventi cambierà per sempre le vite di Primo, Damiano e Mimmo, i tre dodicenni protagonisti del libro. Tutto comincia con un pallone autografato da Omar Sivori e un pestaggio a Mimmo ad opera dei bulletti del paese. I tre amici decidono di vendicare Mimmo e di fare un patto di sangue per cui ogni volta che uno di loro o della loro famiglia subirà un torto si vendicheranno insieme come se ognuno dei tre lo avesse subito. I tre ragazzini sono molto diversi tra loro ma sono legati da un’amicizia profonda e indissolubile. Primo porta sempre in tasca la lettera del suo defunto papà, arrabbiato per questa dolorosa scomparsa ma anche dolcissimo con la sorellina Viola. Il placido Mimmo è destinato, da un voto fatto dalla madre, alla vita sacerdotale ma lo troviamo spesso a godere nell’uccidere gli insetti. L’irrequieto Damiano è coraggioso e affronta la vita a viso aperto per poi lasciare spazio alla premura per sua madre Laura.

Intorno ai tre ragazzini si muove l’intero paese con i suoi tanti personaggi: il parroco Don Gerardo riconosciuto da tutti padre spirituale della comunità, Mauro Lepore assiduo frequentatore del manicomio e illuminato consigliere dei ragazzi, Laura Danza bellissima mamma di Damiano che fa smaniare tutti gli uomini del paese, Carmine Mangano colpevole di un incendio per cui non cerca assoluzione e Potito Capece l’uomo più benestante del paese diviso tra una famiglia a pezzi e i vizi.

Un romanzo in cui c’è l’estate, il gioco, l’avventura, il Gargano selvaggio, la mancanza di padri, famiglie distratte, i riti di paese, un’amicizia viscerale, la musica, la pietà, la vendetta, un ritorno e tanta tantissima violenza. L’autore con pochi tratti riesce a caratterizzare ogni personaggio lasciando intravedere al lettore le varie sfaccettature che lo compongono. Ogni parola, ogni evento, ogni personaggio è la tessera di un mosaico incastrata perfettamente per raccontare i sussulti improvvisi a cui ti costringe la vita. È una storia viva dove niente è come sembra, dove gli uomini prescindono dalle loro azioni e la verità e il giudizio non stanno mai solo da una parte.

Spesso noi lettori ci lamentiamo perché siamo costretti a scegliere tra libri ben scritti e storie avvincenti ne “L’estate muore giovane” ci sono entrambe, c’è tutto quello che in un libro dovrebbe esserci. Una scrittura armonica, una storia ben strutturata con colpi di scena che tengono il lettore incollato alle pagine e parole che continuano a scavarti dentro anche dopo la lettura.

È un esordio potente quello di Mirko Sabatino che con la sua storia costringe il lettore a non girarsi dall’altra parte, a scandagliare l’umano e il disumano, ad arrendersi ad emozioni e a sentimenti anche cattivi e ad interrogarsi.

Se cercate una storia rassicurante questo libro non fa per voi. Se volete, invece, una storia che vi trascini scardinando le vostre più radicate convinzioni e che vi metta di fronte ai vostri demoni “L’estate muore giovane” è il libro che dovreste leggere.

Libro

Estate del 1963. I Beatles hanno da poco registrato il loro primo disco, Martin Luther King annuncia il suo sogno all’America e in un paesino del Gargano tre ragazzini, Primo, Damiano e Mimmo, trascorrono le lunghe e afose giornate tra la piazza, i vicoli e il loro rifugio segreto sulla scogliera. Amici per la pelle come si può essere solo a dodici anni, condividono tempo e segreti. Un giorno, un gruppo di teppistelli si accanisce su Mimmo e i ragazzini decidono di suggellare un patto di alleanza: quando uno di loro o della loro famiglia sarà vittima di un sopruso, i tre risponderanno con una vendetta proporzionale all’affronto. Ma gli eventi di quell’estate sonnolenta sterzeranno verso traiettorie brutali e inaspettate, e il patto verrà rispettato in modo sempre piú drammatico e disperato. In un crescendo febbrile, il romanzo ci conduce in un viaggio dentro alla provincia, con i suoi orrori annidati nelle pieghe di un’apparente stabilità, inarrestabili come la fine della giovinezza che attende i protagonisti.

Autore

Mirko Sabatino è nato a Foggia nel 1978 e vive tra Roma e Nardò. Si è laureato in Scienze della comunicazione con una tesi in Semiotica sul rapporto tra montaggio nel cinema e montaggio in letteratura. Lavora come editor e redattore free-lance. L’estate muore giovane è il suo primo romanzo.

 

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