Mi piace fantasticare su quali saranno gli autori che troveremo domani negli scaffali delle librerie. Se posso farlo è anche grazie al lavoro che fanno le riviste letterarie e i collettivi, che continuano a dare la possibilità agli scrittori di poter condividere i loro racconti senza necessariamente dover aspettare di farne un libro, agli autori sconosciuti di muovere i primi passi e a noi lettori di scoprire in che direzione muoverà la letteratura di domani. Fortunatamente di riviste (di carta e online) e di collettivi ce ne sono tantissimi ma sfortunatamente non ho il tempo di leggerli tutti .
Questa non è una classifica ma solo un riepilogo dei racconti che ho letto e che mi sono piaciuti questa settimana.

Fino a qui, abbiamo dato per scontato che sia semplice aggirarsi per una città vestiti di nero e a volto coperto, senza suscitare l’interesse delle forze dell’ordine o la legittima perplessità di molti cittadini. Comprensibilmente, non sempre è così.
Per questo motivo può essere davvero utile conoscere qualche espediente, come l’utilizzo di zaini o borse double face, o imparare a fare un passamontagna con una t-shirt. A tal proposito, ricorda: la tecnica è importante, ma la fantasia è tutto.
Scontri di Francesca Maffei su Malgrado le mosche
Piccolo manuale di chi lotta.
Mi imponevo di non guardare mai il mare fuori dal finestrino nel tragitto di ritorno in macchina; tenevo lo sguardo fisso sul mio orologio: cinque, venti, trenta minuti… Trentacinque era la distanza massima dal nostro ombrellone alla porta di casa, se lo zio non si fermava a comprare la frutta alla bancarella di qualche ambulante. La distanza ‘vera’ tra me e il mare, quella rimaneva incommensurabile
Tirocinio dell’attesa di Carmen Verde su micorrize
Riempire il tempo.
Poi i giorni, uno sull’altro
hanno riempito ogni stanza.
La primavera sta tardando.
Noi con lei.
Minari| La meccanica dei fluidi di Francesca Corpaci su In fuga dalla bocciofila
Ambientarsi.
Era il 1998, l’anno in cui partecipai a diverse fiere del lavoro, luoghi dove la mattina i disoccupati si presentano tirati a lucido e pieni di aspettative, ma più passa il tempo, più l’autostima cala in maniera inversamente proporzionale alla pila dei CV che si forma sui banchi di recruiter sempre meno sorridenti.
Nomadland| Diventare grandi di Salvatore Cherchi su In fuga dalla bocciofila
Era il 1998…
E ancora:
- il nuovo numero di Carie;
- il numero 3 di efemera prima che svanisca;
- “Duemilaventuno. Fuga dalla pandemia” numero collettivo a cura di L’Eco del Nulla.
Buone letture!