Chi frequenta questo spazio sa che sono un’assidua lettrice di riviste letterarie e dei collettivi di scrittura. Amo scoprire nuove storie e nuove voci. Oggi incontro Giorgio e Chiara. Cosa fanno una lettrice e uno scrittore che amano i racconti? Fondano una rivista! Leggono, scrivono, periodicamente convocano una call per altri autori, hanno creato una rubrica per dare libero sfogo a ciò che li anima e sognano in grande. Sto parlando di Voce del Verbo e se volete saperne di più leggete qui sotto.
#autori
Ti racconto Altri Animali
Chi frequenta questo spazio sa che sono un’assidua lettrice di riviste letterarie e dei collettivi di scrittura. Amo scoprire nuove storie e nuove voci. Oggi incontro Altri Animali. Una rivista che racconta il contemporaneo attraverso i libri che legge, le serie tv che guarda e i racconti che ogni martedì pubblica. Un progetto che da maggio ha imparato a camminare da solo e sta prendendo le misure di quello che è e che sarà. Interviste accurate e una grafica accattivante per questa piccola medusa che fluttua nelle acque dell’editoria.
L’avventura di uno sciatore
Giù sopra la valle svolazzavano i soliti uccelli neri gracchianti dei duemila metri. Era venuto fuori un limpidissimo mezzogiorno e da lassù lo sguardo abbracciava le piste, i campi affollati di sciatori, di bambini con le slitte, la stazione dello skilift con la coda che s’era subito riformata, l’albergo, i pullman fermi, la strada che entrava e usciva dal nero bosco d’abeti. La ragazza s’era già slanciata per la discesa e andava e andava con i suoi tranquilli zig-zag, ora era già dove le piste erano più battute dagli sciatori, ma in mezzo a tutto lo sfrecciare di sagome confuse e intercambiabili la sua figura appena disegnata come un’oscillante parentesi non si perdeva, restava l’unica che si potesse seguire e distinguere, sottratta al caso e al disordine. L’aria era così nitida che il ragazzo dagli occhiali verdi indovinava sulla neve il reticolo fitto delle orme di sci, dritte ed oblique, delle strisciate, delle gobbe, delle buche, delle pestate di racchetta, e gli pareva che là nell’informe pasticcio della vita fosse nascosta la linea segreta, l’armonia, solamente rintracciabile alla ragazza celeste-cielo, e questo fosse il miracolo di lei, di scegliere a ogni istante nel caos dei mille movimenti possibili quello e quello solo che era giusto e limpido e lieve e necessario, quel gesto e quello solo, tra mille gesti perduti, che contasse.
da Gli amori difficili
Italo Calvino
Oscar Mondadori Ed. 2014
Le domande di un uomo
“Resti o te ne vai?”
Per non rispondere gli avevo detto: “Non mi piace questa musica. Mi fa paura”. Così era sopraggiunta la seconda domanda: “Qual è il posto che ti fa più paura?” Dopo, eravamo rimasti ad ascoltare quella musica che non ci piaceva. Scura, monumentale, con certi sussurri. Nessuno dei due aveva avuto voglia di alzarsi e raggiungere la radio per cambiarla, o per abbassare il volume, o per spegnere tutto e basta. Nessuno dei due si era voluto sciogliere dall’altro, così avevamo lasciato che quella specie di nenia si adagiasse sulle pareti, s’incastrasse nella ringhiera, si specchiasse nell’unico specchio-piccolo, scheggiato in alto- della stanza.
Avevo aperto la bocca come se le risposte fossero pronte. Invece non ce le avevo. E allora mi ero messa seduta in mezzo al letto, cercando un posto dove trovare qualche idea. Non ce n’erano.
da Il silenzio del lottatore
Rossella Milone
Minimum Fax Ed. 2015
Panorama
Se è vero che l’evoluzione dell’umana specie può spiegarsi in virtù di una propensione in apparenza insensata a desiderare l’impossibile, a volere la luna, Ottavio Tondi era un essere umano come tutti gli altri, a parte una piccola differenza: lui, la luna, qualunque luna, che fosse Ligeia Tissot o una meta più raggiungibile, non soltanto non l’avrebbe mai avuta, non l’avrebbe mai davvero desiderata. Sapeva che il suo posto era sulla terra, il posto di chi è condannato a sospirare, a vagheggiare l’impossibile ammirandolo dal basso, da lontano. Sapeva pure che un giorno o l’altro qualcuno, per tentare l’impresa, si sarebbe levato in cielo a bordo di un razzo puntando alla luna, alla sua luna, quella che lui, per anni, si era limitato a guardare. Quel giorno Ottavio Tondi avrebbe fatto quel che faceva ogni giorno, sarebbe rimasto a osservare, e nell’osservare la scia vaporosa allungarsi verso l’impossibile, avrebbe vissuto sulla propria pelle quel che da lettore aveva vissuto per interposta persona, avrebbe cioè provato l’amarezza di una verità che in fondo conosceva da sempre: che la vera ragione per cui si vuole la luna è che nulla è eterno in questo desolato mondo neppure l’appassimento.
Panorama
Tommaso Pincio
NNEditore serie VicevErsa Ed. 2015
Una settimana di racconti #1
Mi piace fantasticare su quali saranno gli autori che troveremo domani negli scaffali delle librerie. Se posso farlo è anche grazie all’importante lavoro che fanno le riviste letterarie e i blog, che continuano a dare la possibilità agli scrittori di poter condividere i loro racconti senza necessariamente dover aspettare di farne un libro, agli autori sconosciuti di muovere i primi passi e a noi lettori di scoprire in che direzione muoverà la letteratura di domani. Fortunatamente di riviste (di carta e online) e di blog ce ne sono tantissimi sfortunatamente non ho il tempo di leggerli tutti (ahimè). Spesso sui miei canali social condivido i racconti che ho letto e mi sono piaciuti. Qui un piccolo riepilogo della settimana.
E voi leggete le riviste letterarie? Quali sono quelle che preferite?
Stavolta è difficile di Andrea Taietti, illustrato da Elena Grillone pubblicato da Narrandom
Mentre facciamo i conti con la nostra quotidianità la vita ci sorprende. Tornano le paure da bambino e il bisogno di sentirci protetti.
Catene familiari di Roberta Gravagna Tuffi Rivista nella categoria Twitterature
Rapporti familiari raccontati in meno di 140 caratteri
Il corridoio dei pensieri abbandonati di Marco Masciangelo illustrazioni di Erika Romano su Spazinclusi
Per rendere il mondo un posto migliore da qualche parte bisognerà pur cominciare. La musica per provare a districare i pensieri cattivi e disinnescare la rabbia.
Lente trasformazioni di Giovanni Agnoloni su ReaderForBlind
La sensazione che la tua vita noiosa e stanca stia per cambiare. Il segno che stavi aspettando. Abbandonarsi. Dimenticare. Ricominciare.
Sabbia di Emanuele Altissimo illustrazioni di Francesca Dondogno su Carie
Tra discariche, rottami e una madre depressa, un bambino sogna il mare.
La vestizione di Davide De Capitani illistrazioni di Jasmine Milanesi su Narrandom
Una parrucca bionda , un rossetto e uno specchio. Lady Gaga come colonna sonora. Solo tu puoi decidere chi sei.
Gioia di Paolo Gamerro su Verde Rivista
Niente ti ricorda i tuoi fallimenti come una rimpatriata con i vecchi amici del liceo. Un racconto ironico sulla devastazione che ti prende dopo le temute rimpatriate.