Adorazione: incontro con Alice Urciuolo

Da poco ho preso l’abitudine di tenere un diario delle mie letture. É un taccuino che mi è stato regalato da un caro amico qualche tempo fa. C’è uno schema già strutturato in cui inserire dati e riflessioni sul libro che si è letto. Tra le varie informazioni richieste c’è anche quella relativa all’odore del libro. Quando ho scritto di Adorazione (di Alice Urciuolo pubblicato da 66thand2nd) a quella domanda ho risposto: odore d’estate e di libertà. Non ho brillato per originalità, devo ammetterlo.

I fatti narrati nel romanzo succedono nella zona dell’Agro Pontino durante un’estate. C’è un gruppo di adolescenti in una provincia chiusa che proverà a fare i conti con il peso di un’assenza ingombrante. Potrebbe sembrare l’ennesimo romanzo di formazione su un gruppo di adolescenti nella noiosa provincia italiana. E invece no. Stavolta c’è qualcosa di diverso. C’è un’esigenza molto più profonda di andare a intaccare un sistema sballato in cui si è cresciuti. C’è la pretesa di avere risposte a fatti che sembrano apparentemente inspiegabili ed estranei alla norma. C’è un continuo interrogarsi senza escludere le proprie responsabilità. C’è il sesso, il ciclo mestruale, il rapporto con il proprio corpo e con quello degli altri, il possesso, il consenso, la violenza fisica e psicologica, la pillola, il giudizio e la mancanza di un’educazione sentimentale. Ma soprattutto ci sono Diana, Vanessa e Vera. Tre ragazze che scoprono il loro essere donne in un distorto costrutto millenario che le imbriglia. Tenteranno di avvicinarsi davvero a quello che sentono di essere, con tutta la difficoltà e la fragilità che questo porta. Questa è per me la libertà di cui ho scritto su quel taccuino.

Ogni passo che ci avvicina a noi stessi, ogni passo che ci porta a rendere il mondo un posto migliore è libertà. Le adolescenze narrate in questo libro sono diverse dalla mia per tempi, modi e luoghi però io quel luccichio negli occhi e quella bruciante esigenza di essere riesco a sentirle.

Continua a leggere

Cartoline da IBiB

copertina

Agosto per me è da sempre un tempo lontanissimo che quando arriva mi trova impreparata. Agosto è ridurre tutto all’osso perché la mia preoccupazione principale sarà per tutto il tempo resistere. Resistere ad un corpo che, solo in apparenza forte, vacilla sotto il peso dell’afa e dell’euforia estiva, un corpo nato e vissuto al sud che non ha alcuna memoria del vigore di queste terre. Agosto è il mese dei ritorni (degli altri), della riscoperta di qualcosa di familiare che ho dimenticato per troppo tempo.

Agosto è tempo di andare in pausa anche per IBiB. Per salutarvi ho preso in prestito l’idea del calendario dell’avvento aspettando di ritrovarci a settembre.

Ogni giorno una rivista diversa. Cliccando scoprirete dietro ogni casella un racconto che a me ricorda questo strano mese festoso e malinconico insieme. Ogni card è una cartolina che spedisco e che spero vi raggiunga ovunque voi siate.

Cos’è per voi agosto? Quali storie ve lo ricordano?

Scrivetemi, mandatemi le vostre cartoline.

Ci rivediamo presto. Buon agosto!

3

4

 5   6

 7  8

9

10   11   12 13

14

15

16       17             18

19

20    21    22

23

                    24   25

26    27

28    29

 30
31

 

 

 

Un’estate di racconti

Negli ultimi tempi il blog ha avuto una piccola battuta d’arresto. Ho letto parecchio ma scritto pochissimo. Tornata dalle vacanze ho spulciato in rete le cose interessanti che distratta dalle onde e dal sole mi ero persa. Ho stilato una piccolissima lista che vi riporto qui prima di riprendere la mia consueta rubrica sui racconti della settimana.  Continua a leggere