Sarà un Natale diverso.
Lo stiamo ripetendo tutti, a noi stessi e agli altri. Non sarà solo il Natale ad essere diverso siamo diversi noi e le nostre vite. Le abitudini fanno le persone e le nostre da marzo di quest’anno per forza di cose sono dovute cambiare.
Questa pausa imposta oltre a farmi riconciliare con la mia lentezza mi ha fatto riflettere sul mio rapporto con i progetti che seguo e che amo. Io curiosa, ma timida sempre un po’ in disparte, in questi mesi di lontananza mi sono scoperta parte di una comunità. Sono una lettrice affascinata dalla creatività altrui. Ho scoperto che condividere ciò che mi appassiona crea legami e una valanga di ritorno che apre a tante nuove idee. Una cosa scopre l’altra. Ogni contenuto, ogni evento, ogni pagina è il frutto delle idee, delle mani, della cura, del sapere, della ricerca e del tempo di un gruppo di persone che sceglie con passione di dedicarsi a un sogno.
La voglia che mi è salita in questo anno è quella di esserci con il mio pieno sostegno: parlandone ai miei amici e alle mie amiche, condividendo i lavori che stimo sui social e sostenendo anche economicamente i progetti in cui credo.
Era da un po’ che avevo voglia di scrivere questo articolo ma le parole non erano mai giuste e forse non lo sono nemmeno ora. Poi sono arrivate delle storie di Valentina Aversano (essere luminoso che non smetterò mai di ringraziare) in cui parlava dell’importanza di sostenere sui social i progetti culturali in cui crediamo e lì è arrivato il coraggio di rendere pubblico questo articolo.
Nelle vostre strade o tra le pagine social cercate chi stimola le vostre menti e donategli tutta la vostra curiosità e il vostro sostegno entusiasta.
