Cartoline da IBiB

copertina

Agosto per me è da sempre un tempo lontanissimo che quando arriva mi trova impreparata. Agosto è ridurre tutto all’osso perché la mia preoccupazione principale sarà per tutto il tempo resistere. Resistere ad un corpo che, solo in apparenza forte, vacilla sotto il peso dell’afa e dell’euforia estiva, un corpo nato e vissuto al sud che non ha alcuna memoria del vigore di queste terre. Agosto è il mese dei ritorni (degli altri), della riscoperta di qualcosa di familiare che ho dimenticato per troppo tempo.

Agosto è tempo di andare in pausa anche per IBiB. Per salutarvi ho preso in prestito l’idea del calendario dell’avvento aspettando di ritrovarci a settembre.

Ogni giorno una rivista diversa. Cliccando scoprirete dietro ogni casella un racconto che a me ricorda questo strano mese festoso e malinconico insieme. Ogni card è una cartolina che spedisco e che spero vi raggiunga ovunque voi siate.

Cos’è per voi agosto? Quali storie ve lo ricordano?

Scrivetemi, mandatemi le vostre cartoline.

Ci rivediamo presto. Buon agosto!

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Una settimana di racconti #116

Mi piace fantasticare su quali saranno gli autori che troveremo domani negli scaffali delle librerie. Se posso farlo è anche grazie al lavoro che fanno le riviste letterarie e i collettivi, che continuano a dare la possibilità agli scrittori di poter condividere i loro racconti senza necessariamente dover aspettare di farne un libro, agli autori sconosciuti di muovere i primi passi e a noi lettori di scoprire in che direzione muoverà la letteratura di domani. Fortunatamente di riviste (di carta e online) e di collettivi ce ne sono tantissimi ma sfortunatamente non ho il tempo di leggerli tutti .

Questa non è una classifica ma solo un riepilogo dei racconti che ho letto e che mi sono piaciuti questa settimana.

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Una settimana di racconti #104

Mi piace fantasticare su quali saranno gli autori che troveremo domani negli scaffali delle librerie. Se posso farlo è anche grazie al lavoro che fanno le riviste letterarie e i collettivi, che continuano a dare la possibilità agli scrittori di poter condividere i loro racconti senza necessariamente dover aspettare di farne un libro, agli autori sconosciuti di muovere i primi passi e a noi lettori di scoprire in che direzione muoverà la letteratura di domani. Fortunatamente di riviste (di carta e online) e di collettivi ce ne sono tantissimi ma sfortunatamente non ho il tempo di leggerli tutti .

Questa non è una classifica ma solo un riepilogo dei racconti che ho letto e che mi sono piaciuti questa settimana.

Tuttavia Bernard anelava di saltare, desiderava, cioè, compiere balzi improvvisi, movimenti repentini in quel modo non comune, diceva, di spostarsi da un posto all’altro staccando completamente i piedi dal suolo. Eppure Bernard non lo aveva mai fatto, non aveva mai spiccato un salto deciso e imponente. Egli, come la maggior parte degli uomini, aveva elaborato soltanto una comune camminata da passeggio o, al massimo, aveva compiuto passi lunghi per superare pozzanghere, per evitare scalini imperfetti, per scendere dal bordo alto dei marciapiedi, azioni, insomma, che rientrano nei naturali e umani processi di adattamento all’ambiente e che persino un bambino deve imparare il più presto possibile per farsi strada nel mondo.

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Una settimana di racconti #101

Mi piace fantasticare su quali saranno gli autori che troveremo domani negli scaffali delle librerie. Se posso farlo è anche grazie al lavoro che fanno le riviste letterarie e i collettivi, che continuano a dare la possibilità agli scrittori di poter condividere i loro racconti senza necessariamente dover aspettare di farne un libro, agli autori sconosciuti di muovere i primi passi e a noi lettori di scoprire in che direzione muoverà la letteratura di domani. Fortunatamente di riviste (di carta e online) e di collettivi ce ne sono tantissimi ma sfortunatamente non ho il tempo di leggerli tutti .

Questa non è una classifica ma solo un riepilogo dei racconti che ho letto e che mi sono piaciuti questa settimana.

La cecità, pensai, è una strana forma di handicap. Un cieco sembra sempre che sappia qualcosa in più di te.
Col suo aspetto da roditore, invisibile a sé stesso e agli altri, senza una singola espressione del viso, stava in un mondo tintinnante, ruggente, sibilante, scricchiolante, sciabordante.

A.B. di Giovanni Ceccanti su Narrandom

Tempismi sfasati.

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Una settimana di racconti #88

Mi piace fantasticare su quali saranno gli autori che troveremo domani negli scaffali delle librerie. Se posso farlo è anche grazie al lavoro che fanno le riviste letterarie e i collettivi, che continuano a dare la possibilità agli scrittori di poter condividere i loro racconti senza necessariamente dover aspettare di farne un libro, agli autori sconosciuti di muovere i primi passi e a noi lettori di scoprire in che direzione muoverà la letteratura di domani. Fortunatamente di riviste (di carta e online) e di collettivi ce ne sono tantissimi ma sfortunatamente non ho il tempo di leggerli tutti .

Questa non è una classifica ma solo un riepilogo dei racconti che ho letto e che mi sono piaciuti questa settimana.

Balcanica di Filippo Polenchi su Nazione Indiana

Diario di viaggio.

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Una settimana di racconti #72

Mi piace fantasticare su quali saranno gli autori che troveremo domani negli scaffali delle librerie. Se posso farlo è anche grazie al lavoro che fanno le riviste letterarie e i collettivi, che continuano a dare la possibilità agli scrittori di poter condividere i loro racconti senza necessariamente dover aspettare di farne un libro, agli autori sconosciuti di muovere i primi passi e a noi lettori di scoprire in che direzione muoverà la letteratura di domani. Fortunatamente di riviste (di carta e online) e di collettivi ce ne sono tantissimi ma sfortunatamente non ho il tempo di leggerli tutti .

Qui un piccolo riepilogo dei racconti che mi sono piaciuti questa settimana.

Ogni anno di Edelweiss Ripoli su Wojtek edizioni

Accatastare dolore.

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Una settimana di racconti #71

Mi piace fantasticare su quali saranno gli autori che troveremo domani negli scaffali delle librerie. Se posso farlo è anche grazie al lavoro che fanno le riviste letterarie e i collettivi, che continuano a dare la possibilità agli scrittori di poter condividere i loro racconti senza necessariamente dover aspettare di farne un libro, agli autori sconosciuti di muovere i primi passi e a noi lettori di scoprire in che direzione muoverà la letteratura di domani. Fortunatamente di riviste (di carta e online) e di collettivi ce ne sono tantissimi ma sfortunatamente non ho il tempo di leggerli tutti .

Qui un piccolo riepilogo dei racconti che mi sono piaciuti questa settimana.

Gigette le marionette di Francesco Follieri su inutile

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