Ti racconto Leggo Quindi Sono

Autori acclamati come rockstar, libri supportati come tifosi in uno stadio. Passione, curiosità ed entusiasmo per le storie. Dal 2015, ogni anno, 5 libri di 5 scrittori pubblicati da 5 case editrici indipendenti, sono stati letti, indagati e votati dai ragazzi delle scuole superiori di Foggia arrivando nell’ultima edizione a coinvolgere più di 500 studenti.

Sto parlando del progetto concorso “Leggo QuINDI Sono – Le giovani parole” che ha tra i suoi obiettivi quello di portare i libri  pubblicati da case editrici indipendenti nelle scuole d’Istruzione Secondaria, nelle periferie e nei piccoli comuni dove di solito i libri stentano ad arrivare. Continua a leggere

Ti racconto Histoire de l’oeil

Pochi mesi fa su Instagram ha fatto la sua comparsa un profilo che ha destato da subito la mia attenzione. Il profilo è quello di Histoire de l’oeil, creato dal critico filosofico Luca Romano, che raccoglie selfie, di vari utenti del famoso social network, in cui il corpo è fotografato senza mostrare il volto. Per poter vedere pubblicata la propria foto basta seguire poche semplici regole, una su tutte abbandonare l’idea di perfezione che ci guida nella scelta delle nostre foto.  È proprio dalle imperfezioni che, secondo Romano, passa la nostra unicità e la lotta alle gerarchie dettate dal giudizio estetico. Con Histoire de l’oeil continua l’indagine sul corpo già avviata da Romano con i progetti “Le Bagnanti”e “Après le bain”.

Si può davvero parlare di libertà di espressione, di appropriazione del corpo e di canoni estetici partendo da un selfie su instagram? Guardando Histoire de l’oeil sembrerebbe proprio di sì per questo ho chiesto a Luca Romano di fare quattro chiacchiere con me.

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Parla, mia paura

“E’ cominciata con la paura. Paura delle automobili. Paura dei treni. Paura delle luci troppo forti. Dei luoghi troppo affollati, di quelli troppo vuoti, di quelli troppo chiusi e di quelli troppo aperti. Paura del cinema, dei supermercati, delle poste, delle banche. Paura degli sconosciuti, paura dello sguardo degli altri, di ogni altro, paura del contatto fisico, delle telefonate. Paura di corde, lacci, cinture, scale, pozzi, coltelli. Paura di stare con gli altri e paura di restare da sola”

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Una settimana di racconti #48

Mi piace fantasticare su quali saranno gli autori che troveremo domani negli scaffali delle librerie. Se posso farlo è anche grazie al lavoro che fanno le riviste letterarie e i collettivi, che continuano a dare la possibilità agli scrittori di poter condividere i loro racconti senza necessariamente dover aspettare di farne un libro, agli autori sconosciuti di muovere i primi passi e a noi lettori di scoprire in che direzione muoverà la letteratura di domani. Fortunatamente di riviste (di carta e online) e di collettivi di ce ne sono tantissimi (evviva!) ma sfortunatamente non ho il tempo di leggerli tutti (ahimè). 

Qui un piccolo riepilogo dei racconti che mi sono piaciuti questa settimana.

Così piccolo e freddo di Silvia Pelizzari su Pastrengo rivista Continua a leggere

La capacità di ferirci

Da quando ho capito che la fragilità può essere un punto di forza la mia prospettiva sulle cose è cambiata. Anche in un rapporto mostrare le crepe può portare una felicità improvvisa che assomiglia alla luce. In questa splendida poesia che mi ha donato Elena c’è tutta la fragilità di un amore che chiede di essere vissuto senza essere calpestato. Amare è luce che cerca spazio nel buio come nella foto di Antoniana.

A loro dico grazie per questo splendido regalo, a voi tutti grazie per i bei mesi passati insieme.

Buone vacanze!  Continua a leggere

Ti racconto inutile

Chi frequenta questo spazio sa che sono un’assidua lettrice di riviste letterarie e dei collettivi di scrittura. Amo scoprire nuove storie e nuove voci. Oggi incontro inutile. Una rivista, attenta alla società che la circonda, che si dirama in tante riviste e progetti legati da un unico filo conduttore: fare cultura per rendere il mondo un posto migliore.

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La recensione/ non recensione di Francesca

Da quando ho cominciato questo meraviglioso gioco che è ItaliansBookItBetter ho sempre sperato di riuscire ad incontrare tanti compagni con cui giocare tra libri e parole. Sono convinta che i libri, come i giochi, riescano a far emergere tutte le nostre parti anche quelle più nascoste. Mi intriga l’idea di scoprirle e di ascoltare altri punti di vista. Io e Francesca  ci siamo conosciute sui social. Mi piace come riesce a tradurre le emozioni e le sensazioni fisiche che la lettura le provoca. Continua a leggere