#scrittori
Operazione Strega.
dalla bizzarra collaborazione tra Francesco Spiedo e Modestina Cedola
Ci siamo messi in un bel casino
Premio Strega: curiosità e qualche numero
Con la chiusura delle proposte da parte degli Amici della domenica si apre ufficialmente la nuova stagione del Premio Strega. Che voi siate addetti ai lavori, lettori forti o semplici simpatizzanti da adesso fino alla proclamazione del vincitore non esisterà incontro, reale o virtuale che sia, in terra editorialibraria in cui non si parlerà del premio letterario più prestigioso (vi vedo! è inutile che fate quelle faccette e storcete il naso è ancora, ahivoi, il premio più importante in Italia!)
E voi cari amici miei volete forse farvi trovare impreparati all’evento dell’anno?! No, non sto per farvi i riassunti dei titoli proposti per far credere a tutti che non ve ne siete fatti sfuggire nemmeno uno. Sarebbe impresa impossibile e inutile visto che a breve ci sarà una prima bella sfoltita che ci permetterà di leggere i titoli che più ci piacciono senza isterismi e pazze corse. Ho messo insieme un paio di cosette che vi permetteranno di evitare un imbarazzante silenzio a cena e anzi di deviare l’attenzione su piccole curiosità a cui nessuno aveva fatto caso stupendo i vostri commensali.
Cominciamo con un piccolo riassunto delle puntate precedenti Continua a leggere
Una settimana di racconti #92
Mi piace fantasticare su quali saranno gli autori che troveremo domani negli scaffali delle librerie. Se posso farlo è anche grazie al lavoro che fanno le riviste letterarie e i collettivi, che continuano a dare la possibilità agli scrittori di poter condividere i loro racconti senza necessariamente dover aspettare di farne un libro, agli autori sconosciuti di muovere i primi passi e a noi lettori di scoprire in che direzione muoverà la letteratura di domani. Fortunatamente di riviste (di carta e online) e di collettivi ce ne sono tantissimi ma sfortunatamente non ho il tempo di leggerli tutti .
Questa non è una classifica ma solo un riepilogo dei racconti che ho letto e che mi sono piaciuti questa settimana.
I sogni di Marco Orlandi su Altri Animali
Vuoto colorato. Continua a leggere
Ti racconto Leggo Quindi Sono
Autori acclamati come rockstar, libri supportati come tifosi in uno stadio. Passione, curiosità ed entusiasmo per le storie. Dal 2015, ogni anno, 5 libri di 5 scrittori pubblicati da 5 case editrici indipendenti, sono stati letti, indagati e votati dai ragazzi delle scuole superiori di Foggia arrivando nell’ultima edizione a coinvolgere più di 500 studenti.
Sto parlando del progetto concorso “Leggo QuINDI Sono – Le giovani parole” che ha tra i suoi obiettivi quello di portare i libri pubblicati da case editrici indipendenti nelle scuole d’Istruzione Secondaria, nelle periferie e nei piccoli comuni dove di solito i libri stentano ad arrivare. Continua a leggere
Incontro con Michele Orti Manara
Riporto l’intervista fatta a Michele Orti Manara uscita su Spazinclusi il 10 settembre 2018.
Nome Michele
Cognome Orti Manara
Nato a Verona nel 1979
Sito https://nepente.net/
Riviste Cadillac, Inutile, L’Inquieto, Tuffi
Libri Topeca (Antonio Tombolini Editore 2015)
Il vizio di smettere (Racconti Edizioni 2018)
La romana
Il giorno dopo mi ritrovai, con mia sorpresa, languida, malinconica e svogliata come se avessi passato una malattia di un mese. Ho un carattere allegro e l’allegria in me, venendo dalla salute e dalla vigoria del corpo, è sempre stata più forte di qualsiasi avversità tanto che talvolta mi è avvenuto di indispettirmi sentendomi allegra mio malgrado, anche quando le circostanze non lo avrebbero consentito. Continua a leggere
Un adulterio
Trascolorare di sentimenti: ansia, gioia, paura, eccitazione, rimorso, divertimento, disperazione, amore, egoismo, solitudine. L’attesa frenetica che accada sempre qualcosa, qualcosa di nuovo, di imprevisto, una sorpresa più grande, una frase più commovente, un ricordo, un brivido piacevole, un sogno, e che man mano l’attimo successivo riveli il senso dell’attimo appena trascorso. Continua a leggere
L’avventura di uno sciatore
Giù sopra la valle svolazzavano i soliti uccelli neri gracchianti dei duemila metri. Era venuto fuori un limpidissimo mezzogiorno e da lassù lo sguardo abbracciava le piste, i campi affollati di sciatori, di bambini con le slitte, la stazione dello skilift con la coda che s’era subito riformata, l’albergo, i pullman fermi, la strada che entrava e usciva dal nero bosco d’abeti. La ragazza s’era già slanciata per la discesa e andava e andava con i suoi tranquilli zig-zag, ora era già dove le piste erano più battute dagli sciatori, ma in mezzo a tutto lo sfrecciare di sagome confuse e intercambiabili la sua figura appena disegnata come un’oscillante parentesi non si perdeva, restava l’unica che si potesse seguire e distinguere, sottratta al caso e al disordine. L’aria era così nitida che il ragazzo dagli occhiali verdi indovinava sulla neve il reticolo fitto delle orme di sci, dritte ed oblique, delle strisciate, delle gobbe, delle buche, delle pestate di racchetta, e gli pareva che là nell’informe pasticcio della vita fosse nascosta la linea segreta, l’armonia, solamente rintracciabile alla ragazza celeste-cielo, e questo fosse il miracolo di lei, di scegliere a ogni istante nel caos dei mille movimenti possibili quello e quello solo che era giusto e limpido e lieve e necessario, quel gesto e quello solo, tra mille gesti perduti, che contasse.
da Gli amori difficili
Italo Calvino
Oscar Mondadori Ed. 2014
Le domande di un uomo
“Resti o te ne vai?”
Per non rispondere gli avevo detto: “Non mi piace questa musica. Mi fa paura”. Così era sopraggiunta la seconda domanda: “Qual è il posto che ti fa più paura?” Dopo, eravamo rimasti ad ascoltare quella musica che non ci piaceva. Scura, monumentale, con certi sussurri. Nessuno dei due aveva avuto voglia di alzarsi e raggiungere la radio per cambiarla, o per abbassare il volume, o per spegnere tutto e basta. Nessuno dei due si era voluto sciogliere dall’altro, così avevamo lasciato che quella specie di nenia si adagiasse sulle pareti, s’incastrasse nella ringhiera, si specchiasse nell’unico specchio-piccolo, scheggiato in alto- della stanza.
Avevo aperto la bocca come se le risposte fossero pronte. Invece non ce le avevo. E allora mi ero messa seduta in mezzo al letto, cercando un posto dove trovare qualche idea. Non ce n’erano.
da Il silenzio del lottatore
Rossella Milone
Minimum Fax Ed. 2015