Una settimana di racconti #100

Mi piace fantasticare su quali saranno gli autori che troveremo domani negli scaffali delle librerie. Se posso farlo è anche grazie al lavoro che fanno le riviste letterarie e i collettivi, che continuano a dare la possibilità agli scrittori di poter condividere i loro racconti senza necessariamente dover aspettare di farne un libro, agli autori sconosciuti di muovere i primi passi e a noi lettori di scoprire in che direzione muoverà la letteratura di domani. Fortunatamente di riviste (di carta e online) e di collettivi ce ne sono tantissimi ma sfortunatamente non ho il tempo di leggerli tutti .

Questa non è una classifica ma solo un riepilogo dei racconti che ho letto e che mi sono piaciuti questa settimana.

Ai fornelli cucinare a fuoco lento. Trasformare il crudo in cotto senza traumi. L’olio al fondo della padella, qualche secondo dopo la cipolla sminuzzata sul tagliere di legno. Ascoltare il crepitio, aspettare che i pezzettini s’indorino. Una tua amica ti dice che quando ti piace una persona devi fare così: cucinarla a fuoco lento, come il ragù. Squarci la latta della passata di pomodori e, mentre la versi nella pentola che sfrigola, ripensi a tutti i tuoi amori. Hai alzato così tanto la fiamma che hai bruciato sempre tutto: loro scappati e tu incrostato di pece.

Archeologia domestica di Pierpaolo Lippolis su inutile

La quotidiana costruzione di un uomo.

Così le scrive ancora. Che il legame perduri come conflitto, purché non si spezzi del tutto: ogni messaggio di Gaia, per quanto incongruo, è una dose di calmante. Ma nel giro di poco la violenza è di nuovo troppa. Perché, si chiede allora Alessio in notti insonni e cupe, non riesco a lasciarla perdere? Non è solo l’astinenza, né solo la brama che ha lui di capire, di penetrare il segreto di Gaia.

La versione di Alessio di Stefano Zangrando su Nazione Indiana

Croce e delizia.

E inoltre vi segnalo:

Buone letture!

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